Alla comunità di studenti, docenti e personale del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale dalla Sapienza
Cari tutti,
all’approssimarsi del Natale, si presenta sempre il problema di come fare gli auguri nel modo meno convenzionale, ma non certo meno rituale, alla comunità accademica. Ed è sempre meglio, nei limiti del possibile, accompagnare agli auguri un regalo. Stavolta la scelta è venuta da sé, perché il Dipartimento ha ospitato una settimana fa, una discussione sull’ultimo numero di una bella rivista come Paradoxa, tematizzata ai “Guasti della comunicazione” e curato da me con la collaborazione di un buon numero di docenti, studiosi e professionisti della comunicazione.
Erano presenti gli altri Direttori di Dipartimento della Facoltà (Fulco Lanchester e Sandro Bernardini) e studiosi di Sapienza, RomaTre, Lumsa, Perugia e Bologna (Carlo Donolo e Gianni Losito, Giacomo Marramao e Laura Paoletti, Donatella Pacelli, Rolando Marini, Gianfranco Pasquino e Sofia Ventura).
Il dibattito è stato ricco e approfondito, anche a giudicare dall’attenzione degli studenti e dei docenti presenti. Ma la serata è diventata irripetibile, almeno nella mia percezione culturale ed emotiva, perché avevamo chiesto a un’interprete di primo piano della Tv, del cinema e del teatro, Monica Guerritore, una lettura critica dell’impatto della comunicazione sulla società contemporanea.
Penso di tradurre il sentimento di tutti i presenti dicendovi che la Guerritore ha regalato al Dipartimento e alla Sapienza una autentica di lectio magistralis, sapientemente ancorata a citazioni penetranti e spesso commoventi, ma anche costruita su una sequenza di parole e concetti tesa ad interpellare la funzione docente (l’albero e le radici..), la complessità del rapporto tra conoscenza e media (l’accarezzamento del cervello..), e infine la necessità di un riscatto della coscienza contro qualunque apatia e anestesia dei valori.
Non voglio però togliere ai lettori la suggestione di entrare in autonomia nel testo, che trovate allegato a questa lettera. Vi basti pensare che considero questa scelta, di cui sono peraltro un puro mediatore, uno dei regali più pregiati che potessi immaginare, anche per la sollecitazione esplicita ad un momento di riflessività e di silenzio in giornate che volgono compulsivamente all’euforia o alla nostalgia.
A tutti, e dunque a ognuno di voi e alle vostre famiglie, gli auguri del Direttore e del Dipartimento per Natale e il nuovo anno.
Mario Morcellini
La coscienza è un muscolo che va allenato (C.M. Martini)
Monica Guerritore interpreta l’impatto della comunicazione (in allegato il contributo)