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Giornalismo. L’innovazione come bussola costante Seminario in ricordo di Angelo Agostini

Il 10 marzo 2014 si spegneva una delle voci più autorevoli della professione e degli studi italiani sul giornalismo: Angelo Agostini. 

Allievo di Mauro Wolf, autore di alcuni dei testi che sono ormai unanimemente riconosciuti come dei "classici" nel campo della ricerca teorica e applicata sulle comunicazioni di massa, Agostini aveva scelto di abitare, con la stessa passione, tanto il mondo dell'Accademia e delle Scuole di Giornalismo quanto quello della professione giornalistica, collaborando, tra le altre, con "la Repubblica". In entrambi i campi, si era dimostrato un innovatore, professando la formazione al giornalismo da Bologna a Milano, dalla Valle d’Aosta alla Basilicata, dal suo Trentino-Alto Adige alla Sicilia, e portando con grande acume nel dibattito professionale i temi dell’evoluzione dei modelli necessari ad una rappresentazione giornalistica sempre più in linea con il progresso tecnologico. 

Giovedì 18 giugno, il seminario Giornalismo. L'innovazione come bussola costante intende aprire un momento di dibattito sul lascito professionale e umano di Angelo Agostini, a partire dagli interventi di Carlo Sorrentino, direttore della rivista “Problemi dell'informazione”, Lorenzo Fabbri, L'Espresso, Giorgio Zanchini, Rai Radio1, Christian Ruggiero, CoRiS. Aprirà il seminario la Vicedirettrice del CoRiS Franca Faccioli, e sono chiamati a intervenire docenti e studenti di giornalismo del Dipartimento. 

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