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L’ecosistema giornalistico all’epoca della piattaformizzazione delle news

 

La metafora dell’ecosistema ben descrive l’attuale struttura del “campo” giornalistico, profondamente rimodulata a seguito della prepotente emersione di nuovi spazi informativi e nuove professioni chiamate in causa nella produzione delle news. In quest’ottica, il giornalismo diviene una pratica strutturata su diversi livelli di tradizione e innovazione nella gestione degli spazi di produzione e consumo delle news, nella definizione dei modelli di business di una realtà informativa e nell’articolazione delle modalità di coinvolgimento dei suoi pubblici; la caratteristica peculiare di un simile modello è il fatto che tali livelli siano tra loro strettamente interconnessi, e che rispondano a una logica volta a garantire la sopravvivenza del sistema.
 

Uno dei nodi problematici di questo modello, tuttavia, risiede nella sua capacità di inquadrare un fenomeno che sta radicalmente trasformando tutte le istituzioni volte alla produzione di “valori pubblici”: le dinamiche di piattaformizzazione. In un contesto in cui la produzione e soprattutto la circolazione dei contenuti dipende da logiche e regole stabilite in primo luogo da players privati che operano a livello globale, potendo contare su un potere economico e relazionale immenso, la crisi dei tradizionali modelli di business si acuisce, dal momento che la sostenibilità economica dei mezzi di informazione è fortemente legata a forme di monetizzazione provenienti da pubblicità su piattaforme web e social. Le stesse dinamiche di selezione, gerarchizzazione e trattamento delle news hanno subito un profondo rinnovamento, secondo logiche distinte ma in qualche modo interrelate, che hanno coinvolto da una parte quei soggetti che producono news indipendentemente dal sistema delle piattaforme, ma non possono fare a meno della sua capacità diffusiva e aggregativa, e dall’altra quei soggetti che hanno scelto di fare informazione all’interno del sistema delle piattaforme, progetti giornalistici diffusi quasi esclusivamente sui social media, volti a fornire informazione di qualità in maniera semplice e accessibile alle giovani generazioni.
 

L’obiettivo del convegno è quindi quello di coinvolgere entrambe queste categorie di soggetti in un dibattito sul modo in cui il giornalismo italiano sta affrontando i processi di platformizzazione dell’informazione. Sul fronte del business, è interessante indagare in che modo differenti realtà editoriali cerchino di adottare modelli di sostenibilità che non le rendano eccessivamente dipendenti dalle forme di monetizzazione generate dalle piattaforme. Ciò può avvenire, ad esempio, ridando slancio a pubblicazioni cartacee, o puntando su forme di branded content e sponsorizzazioni che permettano di non “snaturare” la propria identità editoriale. Proprio il tema dell’identità editoriale costituisce il secondo nodo tematico del convegno: come si può riuscire ad armonizzare una creazione di contenuti dettata da logiche algoritmiche e “di piattaforma” con l’obiettivo di fornire un giornalismo in grado di perseguire la sua più tradizionale e “disinteressata” mission di promozione del dibattito pubblico e in ultima analisi della dinamica democratica? Tale sfida è ancora più urgente in relazione ai cambiamenti nella fruizione delle news da parte delle giovani generazioni, la cui capacità di informarsi e interessarsi ai temi della politica, dell’economia, dell’ambiente, è fondamentale in relazione a numerose sfide che i nostri sistemi sociali dovranno affrontare negli anni a venire.
 

Apriranno il convegno Alberto Marinelli, Direttore del Dipartimento CoRiS, e Carlo Sorrentino, Direttore della Rrivista "Problemi dell'informazione". 
 

La tavola rotonda, moderata da Christian Ruggiero, Sapienza Università di Roma, e Luca Serafini, Università di Napoli “Federico II”, coinvolgerà

  • Bianca Arrighini, Co-Founder & CEO - Factanza Media
  • Anton Filippo Ferrari, Giornalista - The Post Internazionale
  • Elisa Serafini, Digital journalist e content creator
  • Giovanni Tizian, Giornalista - Domani
     

Interverranno in qualità di discussant Mauro Bomba, Sapienza Università di Roma, Giada Marino, Università degli Studi di Sassari, e Aida Picone, Sapienza Università di Roma.

 

Il seminario è accreditato presso l'Ordine dei giornalisti del Lazio ai fini del riconoscimento dei crediti per la formazione professionale continua. 

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