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Gruppi di ricerca

 

OSSERVATORI

Il Dipartimento CoRiS si avvale di 6 Osservatori, che hanno l’obiettivo di monitorare un particolare tema anche attraverso la produzione di report periodici. Per maggiori informazioni sui Gruppi di ricerca Sapienza: https://research.uniroma1.it/elenco-gruppi-di-ricerca.

Cinemonitor - Osservatorio Cinema e Media Entertainment

Anno di fondazione: 2008
Responsabile scientifico: Mihaela Gavrila, Roberto Faenza (Presidente), Marco Chiani (responsabile redazione)
Comitato scientifico: Giovambattista Fatelli, Maria Pia Ammirati, Giannandrea Pecorelli, Michele Anselmi
Componenti: Michele Anselmi, Marco Chiani, Stefania Di Mario, Chiara Quattrociocchi, Alessandra Alfonsi, Furio Spinosi, Chiara Pascali, Flavia Arcangeli, Chiara Fedeli, Jasmine Laudato, Piero Balzoni, Paolo Tommasini, Anna Zanconato, Camilla Rumi. 
Partner istituzionali pubblici e privati: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) – Direzione Generale , Siae - Società Italiana degli Autori ed Editori , MIUR - Direzione Generale per lo Studente, l'Integrazione e la Partecipazione, RadioSapienza, ANP - Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola. 
Sito web: Cinemontor.it
Descrizione:
Obiettivo principale dell’Osservatorio, attivo sin dal novembre 2008, è quello di mettere in relazione dinamica il mondo studentesco e giovanile con i rappresentanti e gli operatori dell’industria cinematografica e dell’audiovisivo digitale. Anche se è in uso comune il termine “mondo del cinema”, in realtà gli operatori del settore rappresentano un microcosmo, specie in Italia, mentre il vero mondo del cinema è piuttosto quello degli spettatori e in particolare il pianeta giovanile cui sempre di più tende a rivolgersi l’industria dell’audiovisivo e dell’entertainment media. Lo strumento principale dei nostri canali di comunicazione e interrelazioni è il portale Cinemonitor.it, un sito sempre più complesso e di anno in anno sempre più ricco di contenuti. L’analisi dei singoli film è portata avanti da recensori provenienti da diverse storie e esperienze lavorative: giovani studiosi e dottorandi, aspiranti critici che con noi muovono i primi passi o giornalisti di chiara fama si alternano alle firme, assicurando una buona varietà di punti di vista. Tra il 2015 e il 2020 sono stati pubblicati più di 12000 articoli, sempre disponibili su www.cinemonitor.it.
Oltre alla naturale vocazione alla ricerca e al monitoraggio permanente del mercato cinematografico e audiovisivo, Cinemonitor mira a offrire sostegno nella produzione audiovisiva, formazione e informazione attraverso una piattaforma multimediale gestita da giovani per un pubblico nuovo, abituato ala fruizione attraverso i nuovi canali e linguaggi del digitale.
Tutto questo è possibile grazie al continuo rapporto tra Cinemonitor e gli studenti universitari e i professionisti che collaborano con l’Osservatorio.
Le attività del portale www.Cinemonitor.it sono rese sinergiche con quelle del relativo canale YouTube, di "TheFestivalTube" (https://www.youtube.com/user/thefestivaltube) e di RadioSapienza, la webradio ufficiale dell’Ateneo Sapienza (http://www.radiosapienza.net).

Mediamonitor minori

Anno di fondazione: 1989
Responsabile scientifico: Ida CortoniPaola Panarese
Componenti: Vittoria Azzarita, Alessio Caccamo, Laura Casaldi, Marta Grasso, Maddalena Carbonari, Veronica Lo Presti,
Cosimo Miraglia, Irene Moscetta, Giuliana Parente, Patrizio Pastore.
Partner istituzionali pubblici e privati: Digizen srl, spin off Sapienza, ISCOM (Istituto Superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione, AIV, IRSEF/IRFED, AgID (Agenzia per l'Italia digitale), CGD (Comitato Genitori Democratici), Unicef.
Sito web: Mediamonitor Minori
Descrizione: Da circa un trentennio, l’Osservatorio Mediamonitor Minori del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, Università di Roma, analizza il rapporto fra media e giovani alla luce dei cambiamenti socioculturali moderni, in una prospettiva prevalentemente sociologica.
L’osservatorio si contraddistingue per il costante intervento sul campo di giovani ricercatori nell’analizzare il livello di estensione e diffusione dell’universo mediale negli stili di vita dei giovani per la sperimentazione di percorsi e strumenti formativi digitali (come MOOC per Insegnanti, tools di valutazione digitali, WBT).
Le indagini più recenti si sono concentrate prevalentemente sulle pratiche e i contesti d’uso dei media digitali, le competenze richieste e attivate, le opportunità e i rischi connessi, la relazione tra progettazione estetica e funzionale di prodotti multimediali e modelli socio-comunicativi e pedagogici.

Osservatorio di Sociologia elettorale

Anno di fondazione: 1983
Responsabile scientifico: Maria Paola Faggiano
Comitato scientifico: Maurizio Bonolis, Enzo Campelli, Antonio Fasanella, Maria Paola Faggiano, Carmelo Lombardo, Sergio Mauceri, Stefano Nobile
Componenti: Giuseppe Anzera, Lorenzo Barbanera, Ernesto Dario Calò, Viviana Capozza, Chiara Coluccia, Maria Dentale, Mattia Diletti, Raffaella Gallo, Selene Greco, Roberto Gritti, Andrea Guiso, Fabrizio Martire, Melissa Mongiardo, Fiorenzo Parziale, Federica Pintaldi, Lorenzo Sabetta, Desiree Tabegna, Francesco Truglia, Alessandro Vetrano
Sede: Stanza 202, secondo piano via Salaria 113
Descrizione: Istituito su iniziativa di Gianni Statera nel 1983 nell’allora Dipartimento di Sociologia di Roma “La Sapienza”, grazie ad un progetto di ricerca finanziato dal Cnr, l'Osservatorio di Sociologia elettorale è prima transitato nella Facoltà di Sociologia (1990) e poi nel Dipartimento di Ricerca sociale e metodologia sociologica "Gianni Statera" (Rismes) nel 2000.
L’Osservatorio si è negli anni distinto per le analisi sistematiche in ordine ad una possibile geografia sociologica del comportamento elettorale aggregato e dell’Italia elettorale, prestando soprattutto attenzione alle relazioni fra variabili socio-economiche e socio-culturali in grado di circoscrivere aree territoriali omogenee dal punto di vista della tradizione politico-elettorale, dell’identità culturale e dello sviluppo economico.
A partire dal 2006, in occasione dei principali appuntamenti elettorali, l'Osservatorio ha avviato survey research rivolte agli elettori, sistematicamente intervistati alla vigilia del voto in merito alle proprie intenzioni e alle modalità di partecipazione politica. Più di recente anche la web survey, fondata sulla condivisione in Rete del link al questionario d'indagine, ha fatto ingresso tra le tecniche di rilevazione utilizzate.
In ogni circostanza in cui siano stati analizzati orientamenti e atteggiamenti individuali, seguendo un approccio integrato, non sono mancate analisi dei discorsi politici e dei programmi dei partiti, analisi dettagliate delle campagne elettorali (con particolare attenzione alle campagne digitali e alle piattaforme Facebook e Twitter), analisi ecologiche in una prospettiva longitudinale.
Più di recente, le indagini empiriche connesse con le attività dell’Osservatorio non si sono limitate allo studio del comportamento elettorale nell’ambito di specifici appuntamenti degli italiani col voto, coinvolgendo la partecipazione (dei cittadini in senso lato o di specifici target) alla vita pubblica, i valori e le prospettive future, con un’attenzione precipua ai meccanismi generativi di scelte quotidiane e pratiche collettive.
L'Osservatorio di Sociologia elettorale costituisce un patrimonio collettivo di conoscenze e di competenze teoriche e tecnico-metodologiche, oltre che un laboratorio di formazione e di ricerca avanzata per studenti e dottorandi.

Osservatorio Geopolitico sulle elite contemporanee in Eurasia (GeopEC-EURASIA)
Anno di fondazione: 2019
Responsabili scientifici: Marco Cilento, Rita di Leo (Professore emerito di Relazioni internazionali – Sapienza Università di Roma)
Comitato scientifico: Paolo Borioni, Bruno Mazzara, Alessandra Mignolli, Marco Morini, Mauro Sarrica, Enrico Sarnelli, Nicolò Conti (Unitelma Sapienza), Mara Morini (Università di Genova)
Componenti: Claudio Foliti, Emiliano Romeo, Alessandro Tinti, Maurizio Vezzosi.
Partner istituzionali pubblici e privati: “Centro per la Riforma dello Stato” (CRS)
Sito web: https://centroriformastato.it/geopec/
Descrizione
L’Osservatorio Geopolitico sulle Elites Contemporanee (GeopEC)  fu inizialmente costituito a Roma il 9 gennaio 2006 per iniziativa del Presidente del “Centro per la Riforma dello Stato” (CRS) Mario Tronti e di Rita di Leo (docente emerito di Relazioni Internazionali di Sapienza Università di Roma) e si propone di monitorare gli assetti geopolitici contemporanei concentrando la propria attenzione sulle élite. 
Attraverso la comparazione tra casi, l’Osservatorio mira a mettere a fuoco le strategie delle élite, nazionali e transnazionali, politiche ed economiche, all’interno delle dinamiche di poteri e interessi che attraversano il mondo d’oggi.
Le élite hanno oggi la legittimazione del proprio ruolo in paesi e popoli differenti, come causa ed effetto dell’emarginazione della politica, ancorata a ideologie e partiti. Il focus della legittimazione sta nel senso comune diffuso per cui le élite contemporanee svolgono una funzione di consensuale utilità. Esse controllano le risorse del paese in modo tale da soddisfare sia le proprie aspettative e sia quelle dell’individuo, produttore, consumatore, elettore.
L’attività di ricerca in programma riguarda il ruolo e potere delle élite, analizzate attraverso la comparazione di tre profili:
il politico professionale il politico-businessman il politico teocratico.
Osservatorio Int di teoria sociale sulle nuove tecnologie e la sostenibilità_Sostenibilia
Anno di fondazione: 2017
Responsabile scientifico: Mariella Nocenzi
Comitato scientifico: Giovanna Gianturco, Alfredo Agustoni, Massimo Di Felice, Eugenio Benvenuto, Marco Binotto, Josè Braganca de Miranda, Marco Cilento, Francesca Colella, Paolo De Nardis, Stephane Hugon, Annarosa Montani, Giorgio Osti, Ombretta Presenti, Michel Puech, Mauro Sarrica, Gianluca Senatore, Mara Maretti, Uliano Conti, Giampaolo Cesaretti, Salvador Giner, Enrico Giovannini, Claudio Marciano, Andrea Pirni, Carmelo D'Angelo, Geraldina Roberti, Valentina Grassi, Alberto Marinelli, Antonio Lumicisi, Giuseppe Anzera, Eliete Pereira, Marina Magalhaes de Morais, Alessandra Mignolli, Isabella Mingo, Bruno Meini.
Componenti: Denise De Marco, Letizia Fazio, Thiago Franco, Eli Borges jr.
Partner istituzionali pubblici e privati: Centro Studi Toposofia, Centro Studi Atopos - Universidade Sao Paulo Brasil, Centre Eranos - Paris
Sito web: Sostenibilia
Descrizione: Il 25 settembre 2015 le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibilecon la quale vengono determinati i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals– SDGs nell’acronimo inglese), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030. Si tratta di un documento e, prima ancora, di un impegno epocale per gli Stati: esso, infatti, al contempo, li fa convergere sulla tesi condivisa dell’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. Inoltre, afferma anche che la sostenibilità può essere assunta soltanto in una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.
L’attuazione dell’Agenda richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche, dai centri di ricerca agli operatori dell’informazione e della cultura, fra cui un ruolo fondamentale lo assume l’università, sia in termini di istituzione che di ricerca delle e tra le discipline.
È in un’ottica interdisciplinare a partire dalle scienze sociali che l’Osservatorio intende operare dentro e fuori l’università, conducendo una rilettura adeguata alla metamorfosi culturale in atto delle teorie sociali, servendosi dei risultati delle attività di ricerca dei gruppi operanti in una rete internazionale di università.
Gli studi e le attività di ricerca dell’Osservatorio sono articolate nelle seguenti linee tematiche:
Teoria sociale, nuova ecologia e culture della sostenibilità Reti digitali e sostenibilità Gaia, l´antropocene e la crisi dello sviluppo Post umanesimo, cosmo e bio-politiche Green economy e la “bio” merce.
Osservatorio Mediamonitor Politica
Anno di fondazione: 1994
Responsabile scientifico: Christian Ruggiero
Comitato scientifico: Carmelo Lombardo, Edoardo Novelli (Università “Roma Tre”), Michele Prospero
Componenti: Mauro Bomba, Giovanni Brancato, Marco Bruno, Nicola Genga, Patrizia Laurano, Francesco Marchianò, Fabrizio Martire, Melissa Mongiardo, Simone Sallusti, Melissa Stolfi
Partner istituzionali pubblici e privati: Eurispes – Istituto di Studi Politici Economici e Sociali
Sito web: Osservatorio Mediamonitor Politica
Descrizione:
L'Osservatorio si è costituito nel 1994 per avviare una riflessione scientifica e sistematica sul rapporto tra comunicazione, politica e società. Da allora, in occasione degli appuntamenti elettorali degli ultimi anni si è attivato sia nella realizzazione del monitoraggio televisivo dell'offerta di comunicazione politica, sia nel promuovere indagini sul ruolo di Internet e delle reti tecno-sociali nei processi di circolazione dell'informazione elettorale e sulla ricezione del messaggio politico, anche grazie a questionari strutturati, web-survey e interviste in profondità.
La filosofia di coniugare analisi teorica ed empirica e formazione alla ricerca di studenti e giovani studiosi ha trovato un campo di realizzazione nelle tre edizioni del Political Game, il primo progetto italiano che utilizza la simulazione e il gioco di ruolo come espediente formativo.
Le attività più recenti dell'Osservatorio sono state coordinate da Marzia Antenore (dal 2004 al 2016) e da Christian Ruggiero (dal 2008 alla data attuale).

 

UNITÀ DI RICERCA

Il Dipartimento CoRiS si avvale di 8 Unità di ricerca, che hanno la finalità di favorire l’attività scientifica di docenti e ricercatori intorno a tematiche di comune interesse. Per maggiori informazioni sui Gruppi di ricerca Sapienza: https://research.uniroma1.it/elenco-gruppi-di-ricerca

Ambiente, comportamenti sociali e partecipazione
Anno di fondazione: 2019
Responsabile scientifico: Bruno Mazzara
Componenti: Andrea Cerase, Mihaela Gavrila, Giovanna Leone, Stefano Migliorisi, Simone Mulargia, Laura Norton, Fulvio Pellegrini, Valentina Rizzoli, Mauro Sarrica, Gianluca Senatore, Cristina Sofia
Partner istituzionali pubblici e privati: CIRPA – Centro Interuniversitario di Ricerca in Psicologia Ambientale
Descrizione:
L’attuale modello di sviluppo si sta dimostrando insostenibile, con conseguenze sempre più evidenti e drammatiche. Per fronteggiare tali problematiche si è molto sviluppato finora, sul piano della ricerca scientifica, il versante propriamente tecnologico-ingegneristico; la crescente consapevolezza dell’importanza dei fattori individuali, sociali e culturali, ha favorito di recente una maggiore attenzione, anche a livello di decisori politici e di finanziamenti nazionali e internazionali, verso i contributi che le scienze sociali (i.e. SSH) possono fornire (cfr. settori ERC SH_2 e SH_3). In tale ambito, acquisisce particolare rilevanza lo studio del comportamento delle persone, con riferimento alla complessa interazione tra aspetti psicologici (cognitivi, emotivi, motivazionali), rappresentazioni sociali, sistemi simbolici, ideologici e normativi, appartenenze sociali e relazioni di potere.
L’Unità di ricerca “Ambiente, comportamenti sociali, partecipazione” si propone come luogo di aggregazione interdisciplinare fra quanti vogliano mettere a disposizione le proprie competenze specifiche per migliorare la comprensione e favorire ricerche e interventi sul tema della sostenibilità ambientale dei modelli di sviluppo. Viene perseguito anche uno stretto raccordo con il gruppo di Ateneo che si occupa di problematiche ambientali ed energetiche, anche in relazione alla partecipazione dell’Ateneo stesso alla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile.
Come principali temi di interesse dell’Unità di ricerca si possono individuare tra gli altri: rappresentazioni sociali dell’ambiente e della sostenibilità; comunicazione delle problematiche ambientali; partecipazione socio-politica, diritti e cittadinanza ambientale; processi decisionali in campo ambientale; percezione e atteggiamenti rispetto al cambiamento climatico; transizione energetica; percezione del rischio e comunicazione d’emergenza; modelli di consumo; rifiuti e riciclo.
 
Archivio dell'immigrazione/Comunicare le differenze
Anno di fondazione: 2013
Responsabile scientifico: Giovanna Gianturco
Comitato scientifico: Giuseppe Anzera, Marco Binotto, Marco Bruno, Roberta Cipollini, Francesca Colella, Mariella Nocenzi, Gaia Peruzzi, Massimo Ghirelli
Componenti: Valeria Lai, Patrizia Laurano, Claudio Rossi, Alessandra Massa, Raffaele Lombardi, Maria Grazia Battisti
Partner istituzionali pubblici e privati: Centro Studi e Ricerche IDOS, ASSOCIAZIONE PMT (Progetto Mediazione e Territorio), ASSOCIAZIONE CARTA DI ROMA
Descrizione
L’Unità di ricerca si configura come una struttura solida e altamente specializzata sul tema del fenomeno migratorio e su quello più generale delle differenze (sociali, di genere, religiose ecc.) con peculiare attenzione alle rappresentazioni mediali.
Le competenze dei soggetti che partecipano a vario titolo alla vita scientifica di questa Unità hanno permesso e consentono ad oggi la progettazione e la realizzazione di ricerche che affrontano tali temi da vari punti di vista disciplinari e di settore scientifico.
Inoltre, la struttura dipartimentale si pone quale referente dell'Archivio immigrazione originariamente fondato da Massimo Ghirelli, membro dell'Unità di ricerca.
L’Archivio offre anche la possibilità di consultare varie tipologie di materiali audiovisivi: come centro di documentazione esso comprende una Videoteca, che raccoglie e cataloga il più ampio patrimonio audiovisivo nazionale sui temi dell'immigrazione, dell'asilo politico, del razzismo, dei diritti umani, dello sviluppo; una Biblioteca, che colleziona le più significative pubblicazioni degli ultimi anni; un’Emeroteca, con riviste, bollettini, notiziari e rassegne stampa dedicati al tema dell'immigrazione; un Archivio fotografico diviso per temi; un’Audioteca con storie, testimonianze, musiche e registrazioni di corsi e seminari, una raccolta di CD rom di approfondimento; una Sitografia divisa per aree tematiche. L’Archivio dell’immigrazione si caratterizza, dunque, per l’essere un servizio volto al sostegno della conoscenza della polidimensionale questione migratoria, ma anche come straordinario strumento volto a incentivare una reale diffusione della cultura della convivenza attraverso iniziative di informazione e indagine che possano coinvolgere altre realtà istituzionali a livello nazionale e internazionale.
 
EuPoliS –Partecipazione, rappresentanza e sovranità nell’Ue
Anno di fondazione: 2017
Responsabile scientifico: Paola Marsocci
Componenti: Claudio De Fiores (Università degli studi della Campania, Luigi Vanvitelli), Francesco Bilancia (Univesrità degli studi di Chieti-Pescara, Gabriele d'Annunzio, Maria Romana Allegri (Sapienza, Università di Roma), Alessandra Mignolli (Sapienza, Università di Roma), Michele Prospero (Sapienza, Università di Roma)
Partner istituzionali pubblici e privati: Associazione Italiana Giuristi Europei - AIGE, Associazione Giuristi Democratici, Consiglio Italiano del Movimento Europeo – CIME, Rete “Università per l'Europa. Verso l'Unione Politica”, Centro di studi e iniziativa per la Riforma dello Stato E Osservatorio Geopolitico – CRS, Radio Sapienza, Euractiv Italy
Sede: Via Salaria 113, II piano, stanza 233
Sito web: EUPoliS - Sapienza - Università di Roma
Descrizione: L’UdR EuPoliS nasce dalla esperienza dell’omonimo progetto di ricerca finanziato dal 2014 al 2016 dalla Commissione Ue e si propone di promuovere le attività di ricerca e il dibattito scientifico sul tema della promozione della partecipazione dei cittadini al percorso di trasformazione dell’Ue.
Principale finalità è quella di promuovere la discussione e la riflessione sulle questioni relative al futuro dell’Unione europea, migliorando la conoscenza delle sue istituzioni e dei suoi processi e aumentando il senso di consapevolezza civica e politica di singoli e di gruppi (associazionismo civico, sistema dei partiti e della formazione politica, professioni legali e professione giornalistica). L’apertura ad un contesto selezionato ma ampio di interlocutori esterni, permetterà di mettere a punto forme efficaci di "interazione", allo scopo di promuovere le proprie attività e quella del Dipartimento Coris.
Oltre a contribuire agli studi sull’integrazione europea, l’obiettivo specifico del progetto è infatti quello di incentivare la produzione scientifica, promuovendo in particolare l’incontro e la collaborazione tra i diversi saperi disciplinari presenti in Dipartimento, anche stimolando la ricerca su nuovi modelli di didattica e di formazione.
In particolare, a questo ultimo scopo, sarà dedicata la sezione BEJOUR(che si impegna a proseguire la omonima esperienza triennale, cofinanziata dall’Azione Jean Monnet della Commissione europea), con il compito di predisporre moduli didattici – da affiancare alle iniziative scientifiche – dedicati alla comunicazione dell’Unione europea e destinate prevalentemente agli studenti, ma anche a giornalisti ed amministratori pubblici.
Per le sue attività L’UdR si avvarrà (ampliandole) delle reti di collaborazione già sperimentate dal progetto EuPoliS e da BEJOUR.
 
GEMMA. GEnder and Media MAtters
Anno di fondazione: 2010

Responsabile Scientifica: Paola Panarese

Comitato scientifico: Emanuela Abbatecola (Università di Genova), Roberta Bartoletti (Università di Urbino), Saveria Capecchi (Università di Bologna),Consuelo Corradi (Università di Roma Lumsa), Charo Lacalle (Universitat Autònoma de Barcelona), Flavia Laviosa (Wellesley College), Giovanna Leone (Università Sapienza di Roma-Coris), Janet McCabe (Birkbeck University of London), Claudia Padovani (Università di Padova), Karen Ross (Newcastle University), Elisabetta Ruspini (Università di Milano Bicocca), Anna Lisa Tota (Università Roma Tre), Giovanna Vingelli (Università della Calabria), Paola Marsocci (Università Sapienza di Roma-Coris)

Componenti: Giovanni Ciofalo, Francesca Comunello, Lucia D’Ambrosi, Mihaela Gavrila, Silvia Leonzi

Componenti esterni: Milly Buonanno, Franca Faccioli, Anna Lucia Natale

Partner istituzionali pubblici e privati: Global Media Monitoring Project, Journal of Italian Cinema & Media Studies (Intellect), OFI- Osservatorio sulla Fiction Italiana

Sede: Stanza 220, secondo piano, via Salaria 113

Descrizione dell'osservatorio/unità: 
GeMMa è un’unità di ricerca fondata nel 2010 da Milly Buonanno con l’obiettivo di indagare la complessa connessione tra il genere e i media, entrambi concetti multiformi e dinamici, che negli ultimi anni hanno subito una sensibile trasformazione e sono al centro di un vivace dibattito scientifico. Il genere è, infatti, un costrutto sociale situato, relazionale, scalare, contrastivo e mobile, sottoposto a processi discorsivi che creano, accrescono o riducono distanze e differenze. Da codice binario focalizzato sulla diversità nella costruzione sociale del maschile e del femminile, il genere ha assunto oggi una dimensione plurale che vede diverse soggettività rivendicare la loro “specificità” e cercare riconoscimento e inclusione. 
I media, per effetto della rapida e progressiva diffusione delle tecnologie digitali, offrono oggi inedite occasioni di visibilità, rappresentazione, autorappresentazione, relazione e costruzione di spazi espressivi e narrativi in continua evoluzione. 
Inoltre, la dimensione del genere è sempre più frequentemente e opportunamente affiancata, nello studio dei media, da altre categorie sociali e culturali quali quelle di classe, orientamento sessuale, etnia o età, che operano simultaneamente nella produzione e riproduzione di divari e differenze.

In tale scenario, l’unità di ricerca GeMMa guarda non solo al genere nelle rappresentazioni mediali ma anche ai pubblici e alla loro interazione con l’ambiente mediale, alle media industries e alle tecnologie digitali in una prospettiva di genere.
Nel riconoscere la centralità dei media come ‘definitori’ di identità, l’approccio di GeMMa è orientato a individuare ed esplorare il loro potenziale innovativo, oltre che la riproduzione di concezioni di genere cristallizzate e stereotipate.

GeMMa è stata inserita tra le buone pratiche nell'area 'training ad education' della piattaforma europea AGEMI (Advancing Gender Equality in Media Industry), consultabile al link: https://resbank.agemi-eu.org/.

MIXEDLAB
Anno di fondazione: 2014
Responsabile scientifico: Isabella Mingo
Componenti: Marzia Antenore, Laura Bocci, Maria Paola Faggiano, Antonio Fasanella, Renato Fontana, Giovanna Gianturco, Carmelo Lombardo, Valentina Martino, Fabrizio Martire, Alberto Mattiacci, Sergio Mauceri, Mariella Nocenzi, Paola Panarese, Maria Concetta Pitrone, Mauro Sarrica.
Descrizione:
Con il progetto MixedLab, finanziato dall’Ateneo (Medie Attrezzature Scientifiche 2013) si è costituita un’unità di ricerca, multidisciplinare e aperta a nuove adesioni, finalizzata a mettere in atto percorsi di indagine mixed-methods su tematiche differenziate inerenti alla ricerca sociale e a diversi ambiti applicativi della comunicazione e dei media. 
Tramontati i tempi in cui Qualità e Quantità campeggiavano su fronti diversi della ricerca sociale, opponendo paradigmi metodi e tecniche apparentemente incommensurabili, si sono sempre più diffuse nella prassi della ricerca, posizioni aperte all’idea della “contaminazione” piuttosto che della opposizione tra i due approcci. Non vi è tuttavia un modo univoco di attuare questa idea: in letteratura si rintracciano differenti modalità di combinare Qualità e Quantità, anche nell’ambito di una medesima strategia di indagine. L’uso combinato dell’approccio qualitativo e quantitativo può condurre all’integrazione di teorie, fonti, ricercatori, metodi e tecniche differenti che generano un’ampia gamma di mixed designs, di multhi-method designs, o di mixed-methods research, sempre più diffusi nella prassi della ricerca. Questo nuovo paradigma metodologico, richiede una più precisa concettualizzazione e una maggiore sperimentazione.
L’obiettivo del progetto è duplice:
• individuare, al di là delle differenti impostazioni e delle tematiche affrontate dai singoli componenti dell’unità di ricerca, tipologie, potenzialità e limiti di processi di indagine di tipo mixed-methods, con particolare riferimento allo studio empirico degli stili di vita, dei processi culturali e psico-sociali, della comunicazione, del marketing.
• attivare opportunità di collaborazione scientifica che consenta di condividere, in un’ottica multidisciplinare, competenze ed esperienze relative a idee, progetti e risultati di indagine mixed-methods.
 
RUCAN - Research Unit on Conflict ANalysis
Anno di fondazione: 2019
Responsabile scientifico: Giuseppe Anzera
Componenti: Maria Romana Allegri (Sapienza), Giuseppe Anzera (Sapienza), Arije Antinori (Sapienza), Lorenzo Benadusi (Roma Tre), Mirzia Bianca (Sapienza), Federico Bordonaro (Webster University Vienna), Paolo Borioni (Sapienza), Nina Gorenc (Università di Lubiana, Slovenia), Andrea Guiso (Sapienza), Valentine Lomellini (Università di Padova), Guido Panvini (Università di Bologna), Gaia Peruzzi (Sapienza), Carmine Pinto (Università di Salerno), Mauro Sarrica (Sapienza), Luca Scuccimarra (Sapienza), Luciano Zani (Sapienza), Giampaolo Cadalanu (La Repubblica), Federico Niglia (Università per stranieri di Perugia; IAI)
Partner istituzionali pubblici e privati: Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia (ANRP), CIRCEC (Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Conflitti in età Contemporanea, Salerno), SISI Standing Group Parties, Movements, Intellectuals in the International Dimension
Sede: Stanza 211, secondo piano
Descrizione: L’istituzione del RUCAN (Research Unit on Conflict Analysis) del Dipartimento Coris nasce dalla consapevolezza del bisogno di un crescente impegno scientifico nello studio dei conflitti. La complessità dell’ampia gamma di realtà conflittuali, attualmente presenti a livello globale, necessita di un quadro analitico in grado di fondere approcci, esperienze e metodologie provenienti da differenti settori di studio.
Le finalità e gli obiettivi della struttura riguardano l’analisi dei conflitti nel contesto contemporaneo attraverso un impianto di investigazione multidisciplinare che, pur essendo radicato principalmente sulla storia, la politica e le relazioni internazionali, estende i suoi interessi teorici ed empirici ben oltre questi confini formali comprendendo il diritto, la psicologia sociale, la comunicazione politica, l’economia e lo studio delle crisi sociali.
Gli interessi del RUCAN comprendono, fra le altre dinamiche, la risoluzione dei conflitti e i processi di pace, oltre allo studio della sicurezza, del terrorismo e dei diritti umani.
Il RUCAN si caratterizza come servizio volto al sostegno e alla promozione della pace attraverso l’analisi dei conflitti contemporanei e dell’impiego della violenza per motivi politici.
Gli studiosi del RUCAN indagano su questi fenomeni non solo dal punto di vista delle dinamiche statuali o internazionali, ma anche sul piano dell’inquadramento storico di più lungo periodo e dell’esame delle cause sociali ed economiche di crisi di tipo locale o transnazionale.
 
Spazio urbano, creatività e media
Anno di fondazione: 2017
Responsabile scientifico: Isabella Pezzini
Comitato scientifico: Ciriaco Campus, Accademia di Belle Arti di Roma, Claudio Crescentini, Roma, GAM, Ana Claudia Mei Alves de Oliveira, Pontificia Universidade di San Paolo (Brasile), Fabio Di Carlo, Sapienza Università di Roma, Maria Giuseppina Di Monte, Roma, MIBACT, Paolo Fabbri, CISS Urbino*, Anna Maria Lorusso, Associazione Italiana di Studi Semiotici, Jorge Lozano, Università Complutense di Madrid, Gianfranco Marrone, Università di Palermo, Luca Massidda, Università della Tuscia, Francesco Marciani, Università di Bologna, Neyla Pardo, Universidade Nacional de Colombia, Patrizia Violi, Università di Bologna, Annalisa Metta, Architettura, Uniroma3.
Componenti: Tiziana Barone, LARS, Riccardo Bertolotti, LARS, Michele Dentico, CORIS Sapienza, Laura Ferrarotti, CORIS Sapienza, Riccardo Finocchi, Università di Cassino, Paola Panarese, CORIS Sapienza, Stefania Parisi, CORIS Sapienza (coordinamento), Patrizio Pastore, CORIS Sapienza, Gaia Peruzzi, CORIS Sapienza, Paolo Peverini, LUISS Roma, Maddalena Rinaldi, LARS, Christian Ruggiero, CORIS Sapienza (coordinamento), Enrico Sarnelli, CORIS Sapienza, Franciscu Sedda, Università di Cagliari, Paolo Sorrentino, Università di Cagliari, Ilaria Tani, Filosofia Sapienza, Bianca Terracciano, CORIS Sapienza (coordinamento), Luigi Virgolin CORIS Sapienza.
Partner istituzionali pubblici e privati: LARS - Laboratorio Romano di Semiotica - Roma, TRAME - Università di Bologna, CIRCOLO SEMIOLOGICO SICILIANO - Palermo, CENTRO DE PESQUISAS SOCIOSSEMIOTICAS - Sâo Paulo, Brazil, CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI SEMIOTICI - Urbino
Descrizione:
Mediatizzazione e urbanizzazione sono processi costitutivi della modernità e tra loro strettamente interrelati, di stretta attualità nel dibattito scientifico e pubblico contemporaneo: si stima infatti che oltre il 65% della popolazione mondiale, nel 2050, abiterà in aree urbane. Attraverso i testi rinvenibili nell’ambiente urbano si possono dunque osservare e indagare i linguaggi che strutturano l’esperienza dell’abitare contemporaneo, le espressioni artistiche e le sperimentazioni sociali e culturali, che si declinano talvolta nelle forme della partecipazione e del conflitto.
Tra gli obiettivi essenziali dell’unità di ricerca vi è la promozione di attività di studio e ricerca nell’ambito delle forme culturali e comunicative urbane, con particolare riferimento alle produzioni, alle narrazioni, alle rappresentazioni e alle pratiche prodotte da attori sociali (singoli o gruppi, istituzionali o informali) che attraversano la metropoli contemporanea, e declinate lungo l’asse della creatività, strategico anche sul piano delle economie urbane.
L’approccio di studio e ricerca, convintamente transdisciplinare, mira a integrare e porre in dialogo saperi, metodi e linguaggi provenienti dalle scienze sociali e della comunicazione, dalla semiotica e dagli studi culturali e da quelli su media e ambiente urbano.
Le finalità che l’Unità di ricerca si prefigge di realizzare riguardano l’avanzamento scientifico delle conoscenze nei settori oggetto di studio; la promozione di iniziative pubbliche, orientate tanto alla discussione tra studiosi quanto alla diffusione pubblica dei risultati di ricerca; l’organizzazione di iniziative come workshop e seminari tematici; la costituzione di una rete di soggetti coinvolti in progetti riguardanti il tema; l’attivazione di collaborazioni e partenariati al fine di promuovere l’allargamento del proprio network scientifico.
 
Positive Organizational Behavior and Human Capital
Anno di fondazione: 2022
Responsabile scientifico: Fabiola Sfodera e Sandro Formica 
Descrizione: L’istituzione dell’unità di ricerca: “Positive Organizational Behavior and Human Capital” del Dipartimento Coris nasce dalla consapevolezza del bisogno di un crescente impegno scientifico nello studio del benessere organizzativo e della valorizzazione del capitale umano. 
Le finalità e gli obiettivi della struttura riguardano l’analisi degli elementi che contribuiscono al benessere dell’individuo e dell’intera organizzazione attraverso un impianto di ricerca multidisciplinare che comprende il marketing, il management, la gestione delle risorse umane, la comunicazione aziendale e i processi organizzativi.
Background: L’unità di ricerca in “Positive Organizational Behavior and Human Capital” (POBHC) gestisce e promuove un programma di ricerca coerente, interdisciplinare e interdipartimentale, grazie a finanziamenti esterni. Il comitato scientifico determina il bisogno e il valore delle proposte e piani di ricerca al fine di produrre ricerca applicata e interdisciplinare di elevata qualità e che contribuisce allo sviluppo alla sostenibilità delle persone e delle organizzazioni, sia quelle non-profit che for-profit. 
Finalità: Condurre ricerca innovativa e di alta qualità, particolarmente rilevante e utile a imprenditori, dirigenti, manager, datori di lavoro, direttori del personale e alla comunità scientifica. 
Il benessere e il capitale umano sono aspetti di crescente importanza all’interno del contesto  produttivo e organizzativo italiano ed europeo. Un basso impegno organizzativo, moderata produttività e senso di appartenenza, abbinati a una forza lavoro più anziana, una fragile salute mentale, pressione sui costi di gestione, e la “great resignation” sono temi e sfide che influenzano qualsiasi organizzazione. Di conseguenza, le aziende sono costantemente spinte a diventare una forza proattiva che punta al benessere del singolo e a uno sviluppo sostenibile della forza lavoro. Inoltre, i datori di lavoro stanno progressivamente comprendendo che coinvolgere i dipendenti supportandoli e apprezzandoli, rende le organizzazioni più competitive e sostenibili. Pertanto, i dipendenti che sono ingaggiati attraverso pratiche “positive” e sono allineati al proposito e ai valori aziendali, contribuiscono ad aumentare la produttività e la responsabilità sociale.
Obiettivi: L’unità di ricerca in “Positive Organizational behavior and Human Capital” (POBHC) dell’Università La Sapienza è stata fondata a marzo del 2022 per il perseguimento dei seguenti scopi:
• Condurre ricerca innovativa e di alta qualità sui temi del benessere organizzativo; 
• Migliorare la conoscenza e l’applicazione di modelli e strumenti per il benessere organizzativo;
• Stimolare l’adozione e integrare il benessere nelle politiche del lavoro nazionali ed europee; 
• Educare, sviluppare e supportare i futuri ricercatori nel settore del benessere organizzativo e del capitale umano.
Temi rilevanti: L’output generato dall’unità di ricerca in “Positive Organizational Behavior and Human Capital” (POBHC) riflette un approccio interdisciplinare riguardo alle persone e alle organizzazioni, concentrandosi su aspetti di internal marketing e human resources management quali: Benessere; 
Fiducia; Organizational commitment; Autonomia; Ascolto attivo; Team building; Resilienza; Autoefficacia; Decision making; Co-creazione di valore; Senso di appartenenza; Comportamento pro-sociale; Comportamento pro-ambientale; Humanistic management; Talent management; Self-leadership; Comunicazione empatica; Valori.