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Per rinnovare la memoria di Domenico De Masi

 

Domenico De Masi, Professore emerito di Sociologia del Lavoro e Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione nei primi anni Duemila, è venuto a mancare nella giornata di oggi.

Chi abbia frequentato la Facoltà di Magistero, dove entrò come Professore Associato alla metà degli anni Settanta, o quella di Sociologia o infine quella di Scienze della Comunicazione, della quale è stato Preside nei primi anni Duemila, ha probabilmente memoria di questo professore dal fare informale e dalla sconfinata competenza, dai toni sagaci e dalla grande lucidità di argomentazione.

Il suo lascito è il suo modo di intendere la professione: da un lato, una profondità di pensiero che l’ha portato a farsi alfiere delle teorie del lavoro nella società “post-industriale”; dall’altro, un innato talento ad abitare insieme il mondo dell’accademia e quello della consulenza, portando come risultato un arricchimento reciproco. Infine, i suoi libri, da Il lavoro nel XXI secolo a Smart working: La rivoluzione del lavoro intelligente, solo per citare i più recenti, certificano inoltre la sua capacità di “stare sul pezzo” e contemporaneamente di offrire un contributo importante alla disciplina. Di mettere a disposizione strumenti importanti di innovazione e rivoluzione delle organizzazioni e del modo in cui esse sono oggetto di studio e ricerca all’interno delle Università.  

Ripartire da questi elementi sarà un modo di rinnovare la sua memoria.