Per la prima volta le tre giornate di lavori saranno ospitate da tre prestigiosi Atenei, rispettivamente "Sapienza" Università di Roma, Università Luiss Guido Carli e LUMSA.
Giorno dopo giorno, la nostra attualità ci mette davanti alle conseguenze sempre più drammatiche di un’impostazione novecentesca del vivere insieme. Cambiamenti climatici, pandemie come quella non ancora del tutto superata del Covid 19, nuove forme tecnologiche d’intelligenza artificiale, guerre e migrazioni di massa, sconvolgimenti politici e sociali in corso perfino nei Paesi di più solida tradizione democratica, assumono tratti epocali, prendendo inevitabilmente le sembianze di spirito del tempo. Di fronte all’irruenza di questi cambiamenti, semiologi, scienziati, filosofi, antropologi e attivisti politici sono da tempo impegnati, per usare un’espressione di Bruno Latour, a “riassemblare il sociale”, prefigurando vie d’uscita possibili alla crisi. La critica della costituzione della modernità portata avanti dallo stesso Latour, l’articolazione delle relazioni strutturali fra forme ontologiche e di razionalità in competizione fra loro messa a punto da antropologi come Philippe Descola ed Edoardo Viveiros De Castro, la rinnovata attenzione per una descrizione fenomenologica e poetica del reale incarnata da Tim Ingold, o ancora le nuove istanze di “decolonizzazione” del pensiero occidentale poste da movimenti come Black Lives Matters o Metoo, sono solo alcuni esempi di prospettive attive nel dibattito in corso nelle scienze umane intorno al problema del vivere insieme che sarà oggetto delle tre giornate di lavori del Congresso.
Il CoRiS Sapienza ospiterà l'apertura del Congresso presso il Centro Congressi d'Ateneo il 23 novembre 2023 a partire dalle 9.30, giornata che si chiuderà con l'intervento del noto semiologo francese Jacques Fontanille.