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Addio al Prof. Franco Ferrarotti

Con grande commozione e cordoglio il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale annuncia la scomparsa del Prof. Franco Ferrarotti, Professore Emerito dell’Università di Roma La Sapienza. Nella sua lunga e particolarmente proficua attività scientifica e accademica, svolta nella nostra Università, ma anche in molti Atenei italiani e stranieri, Ferrarotti ha dato lustro e ha contribuito ad affermare accademicamente e sul piano scientifico la disciplina sociologica, che grazie a lui si inizia a diffondere nelle università italiane a partire dai lontani anni ’60. La produzione di Ferrarotti è infatti amplissima e il tema dell’approccio qualitativo taglia trasversalmente gran parte dei suoi scritti, tanto quelli in lingua italiana, quanto i saggi e i volumi scritti o tradotti in molte lingue (inglese, francese, spagnolo, ma anche arabo e giapponese). In merito al tema  della ricerca qualitativa Ferrarotti ribadiva che il ricercatore è chiamato  a ricomporre con una nuova umiltà i processi di interazione tra individuo e mondo sociale  attraverso l’evento enunciativo dalla memoria narrante.

La sua personalità va ricordata per la grande e originale vivacità intellettuale, capace di cogliere i fermenti di fenomeni sociali non ancora concretizzati nell’orizzonte storico.
Grande innovatore, portò le sue idee sino alle aule parlamentari, quando venne eletto deputato per il Movimento di Comunità, fondato nei primi anni ’60 da Adriano Olivetti, suo amico e mentore.
Tale sensibilità e impegno politico sono coerenti con ciò che Ferrarotti reputava essere la Sociologia: una disciplina in cui il sociologo non dimentica di impegnarsi socialmente e di tenere in conto i valori della sua stessa società che non trovano spazio in quelle scienze naturali spesso al servizio del commercial system, con la pretesa di un’oggettività attingibile attraverso le tecniche. Infatti egli stesso spiega: “Le tecniche non sono teoricamente adiafore. Non sono neutre, non costituiscono una zona franca né possono considerarsi interscambiabili, ossia applicabili con indifferenza a qualsiasi problema.”

In Ferrarotti l’iniziale studium solitario diventa prassi politica e sociale. L’esperienza lavorativa nella fabbrica della Olivetti trova uno sbocco naturale nella sua attenzione ai mutamenti sociali e alla ricerca empirica. Teoria e prassi, filosofia e realtà, datità e vissuto si uniscono in quella dialettica del sociale che continua a essere una delle problematiche centrali dell’attuale riflessione sociologica. L’eredità che lascia alla sociologia italiana e alle sue allieve e allievi è quella di portare avanti una sociologia come “impresa umana” che si occupi delle situazioni umane datate e vissute, “sporcandosi le mani” ieri come oggi.

 

AGGIORNAMENTO 14 NOVEMBRE

La cerimonia funebre per il Prof. Franco Ferrarotti si terrà domani, venerdì 15 novembre, alle ore 14.00 presso l'Aula Falcone e Borsellino, alla presenza della Magnifica Rettrice.

 

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