Negli ultimi due anni l’analisi dell’andamento degli occupati, delle ore lavorate, la riduzione del numero dei disoccupati e degli inattivi ha un trend particolarmente positivo (Istat, 2023). A un tale quadro corrispondono le criticità lamentate dalle imprese nel reperimento di lavoratori (mancanza di candidature nel 41% circa delle assunzioni. Istat, 2022). Le posizioni per le quali si ha difficoltà a reperire candidati sono relative, per lo più, a posizioni poco qualificate che, prima del massiccio pensionamento, erano ricoperte in maniera consistente dai Baby boomer.
Ampliando lo sguardo nel tempo e alle dinamiche sociodemografiche della popolazione emerge uno scenario tutt’altro che positivo, caratterizzato da importanti criticità strutturali. Il saldo demografico della popolazione è negativo, i flussi di immigrazione non sono più in grado di compensare le minori nascite ormai da circa un decennio. La conseguenza è la diminuzione della popolazione e l’aumento dell’età media, andamenti che coinvolgono anche la popolazione in età lavorativa. La tendenza ben delineata è la seguente: diminuzione dell’offerta di lavoro a bassa specializzazione e del numero dei lavoratori in ingresso, aumento dell’offerta di lavoro con istruzione secondaria e universitaria da parte dei giovani, accompagnata da un aumento della loro migrazione.
Se una maggiore automazione dei processi nelle imprese potrà parzialmente compensare la mancanza di offerta di lavoro a bassa specializzazione, l’emigrazione di lavoro giovanile e qualificato troverà difficile compensazione. In questo scenario, la tempestività delle risposte da parte delle imprese è una scelta strategica, non più rinviabile che, accanto all’automazione, dovrà prevedere una nuova visione e gestione del lavoro e del benessere dei lavoratori. Non si tratta della sola implementazione di singole azioni, ma di un vero e proprio cambio di paradigma che, nella prospettiva delle Positive organization vede la necessità di adottare un approccio olistico alla gestione dell’esperienza del lavoratore, da prima del suo ingresso nell’organizzazione fino a dopo la sua uscita. Work-life balance, ambiente e valori, flessibilità, retribuzione e benefit rilevanti per il lavoratore, sono alcune delle dimensioni fondanti le scelte lavorative delle giovani generazioni superando, nella classifica delle dimensioni del successo il prestigio sociale e la carriera verticale. Di visione strategica, Interventions, conoscenza e gestione dell’esperienza del lavoratore, dell’Employee experience e dell’Employee journey si parlerà nel workshop dal titolo Employee experience management: interventi per il benessere dei lavoratori che si terrà il prossimo 23 maggio 2024, dalle ore 9.30 alle 12.30 presso l’Aula Lauree di Scienze Politiche dell’Università Sapienza di Roma (Piazzale Aldo Moro, 5).