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Laboratorio di media e cybersecurity

 

In un mondo in cui la protezione del segreto professionale dei giornalisti e l'identità delle loro fonti è sempre più minacciata da sofisticate tecnologie di sorveglianza, il Laboratorio di media e cybersecurity contribuisce alla difesa della libertà di stampa e del diritto all'informazione. Questo laboratorio, dedicato specificamente a giornalisti e studenti di scienze della comunicazione, intende fornire strumenti pratici e conoscenze teoriche essenziali per salvaguardare il segreto professionale e l'anonimato delle fonti in un'era digitale.

Il laboratorio affronterà una serie di temi cruciali, iniziando dalla natura e dai limiti del segreto professionale dei giornalisti. I partecipanti verranno introdotti al complesso equilibrio tra il diritto alla tutela delle fonti e le esigenze di giustizia, esplorando i vari contesti legali e deontologici in cui questi diritti vengono esercitati. Sarà data particolare attenzione al modo in cui le tecnologie di sorveglianza vengono impiegate nelle indagini penali e agli impatti che possono avere sulla libertà di stampa.

Un focus del laboratorio sarà su come gestire i contatti con le fonti in modo sicuro online. I partecipanti impareranno a navigare nell'ambiente digitale proteggendo la propria identità e quella delle loro fonti, utilizzando piattaforme di leaks, tecniche di crittografia e messaggistica sicura. Verranno inoltre introdotte le tecniche di antiforensics e controsorveglianza, per evitare che le comunicazioni vengano intercettate o che le tracce digitali vengano utilizzate contro di loro o le loro fonti.

Gli otto incontri, che si svolgeranno il giovedì mattina dalle 8.00 alle 10.00 presso l'aula B10 dal 7 marzo 2024, prevedono la presenza di esperti sui temi diritti e doveri dei giornalisti oggetto di sorveglianza da parte delle forze dell'ordine, offrendo una panoramica sui mezzi legali e pratici a disposizione per proteggere il loro lavoro e le loro fonti.