Il 2023 sarà l’anno del regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (noto come AI Act), che istituirà un quadro giuridico uniforme volto a regolare lo sviluppo, la commercializzazione e l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale in conformità con i valori e i diritti costituzionali dell’UE. L’AI Act mira a regolare l’intelligenza artificiale attraverso il c.d. risk-based approach, che distingue più o meno elevati obblighi di conformità a seconda del rischio (basso, medio o elevato) che software e applicazioni intelligenti possono causare a danno dei diritti fondamentali. Certamente un'intelligenza artificiale affidabile può portare molti benefici, quali migliori cure sanitarie, trasporti più sicuri e puliti, processi di produzione più efficienti ed energia più economica e sostenibile. Ma occorre valutarne l'impatto sul piano sociale, su quello dei processi di governance e persino su quello ambientale, oltre a considerare i profili della responsabilità civile e penale per le conseguenze provocate dai sistemi di AI e i possibili pericoli per la tutela dei diritti e le libertà fondamentali.
Il convegno “NEGOZIARE L'ALGORITMO: L'APPROCCIO DELL'UE ALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE“ rappresenterà un’occasione di discutere di questi temi con rappresentanti delle istituzioni UE, docenti e giornalisti esperti del tema, e con una platea di studenti universitari e operatori dell’informazione.
Interverranno: Simone Calzolaio, Professore di Diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Macerata; Mafe de Baggis, Digital strategist e ricercatrice sull'impatto dei media digitali nella società, Francesco Di Giorgi, Funzionario AgCom - Ufficio Piattaforme, servizi digitali e platform to business - Direzione Servizi Digitali; Stefano Feltri, giornalista, Ewelina Jelenkowska-Luca', DG Communications Networks, Content & Technology, European Commission.
Il seminario è accreditato presso l'Ordine dei giornalisti del Lazio ai fini del riconoscimento dei crediti per la formazione professionale continua.