La Sapienza risponde alla chiamata dell’Università di Trento per incoraggiare il sogno di Antonio Megalizzi: una radio europea di studenti universitari.
È una scelta che viene all’indomani della notizia della morte del giovane giornalista radiofonico, ma non è figlia solo dell’onda di emozione e di attenzione che attraversa in questi giorni il nostro Paese.
L'Ateneo è in prima linea nel riconoscere e portare a esempio l’operato di giovani che riescono a interpretare così pienamente il ruolo dell’Università in quanto luogo di coltivazione e diffusione di tutte le forme di quel civismo in buona parte rimosso dalla società del cinismo.
Troppo spesso essi ottengono il giusto riconoscimento dei propri sforzi solo all’indomani di avvenimenti tragici e imprevisti, ma rimangono nella mente e nel cuore della comunità universitaria nazionale, contribuendo a renderla viva e a ricordare a studenti, ricercatori e docenti quale sia la loro missione più alta.
Da oltre dieci anni, la Sapienza ha fondato la sua radio universitaria per fornire informazione, approfondimento e intrattenimento, ma anche come laboratorio formativo a disposizione di tutti i suoi studenti. RadioSapienza ha presto assunto un ruolo di primo piano nel panorama delle radio d’Ateneo, partecipando attivamente alle reti oggi chiamate a sostenere il progetto Euphonica (alimentato da Francia, Spagna, Portogallo e Italia per avviare una rete radiofonica interuniversitaria europea).
"Antonio Megalizzi è morto, con il suo amico e collega Barto Pedro Orent-Niedzielski, nell’attentato terroristico a Strasburgo, colpiti mentre svolgevano il loro lavoro di informazione radiofonica universitaria; come rettore della più grande università italiana che include l’emittente RadioSapienza, sono vicino alle famiglie dei due giovani reporter, all’Università di Trento e al network di radio universitarie che promuoveva il loro lavoro - dichiara il rettore Eugenio Gaudio - questo gesto di condivisione vuole ribadire quel che la Sapienza ha affermato all’indomani di ogni attacco ai simboli culturali dell’Europa e del mondo. L’attentato al mercatino di Natale di Strasburgo, nel cuore dell’Europa e nella casa del Parlamento Europeo, è l’ennesima dimostrazione di forza di un terrore che vuole chiuderci in casa. L’Università non può che dare la medesima risposta che ha dato dopo Parigi, Bruxelles, Berlino, Londra: la società dei moderni non si lascerà vincere dalla paura. E non c’è modo migliore di ribadire che un investimento sulla speranza, valorizza il ruolo e l’importanza della community interuniversitaria di cui Antonio e Bartek facevano parte".
Nello stesso giorno in cui è arrivata la notizia della morte di Antonio Megalizzi, era in corso a Palermo il IX Incontro nazionale dei corsi di Scienze della Comunicazione, in cui era previsto un importante inserto dal titolo “Radio, atenei e network”, proprio a cura dell’Associazione che raduna le #radiouniversitarie. Il Presidente della Conferenza, Mario Morcellini, consigliere alla Comunicazione della Sapienza, ha chiesto a tutti di dedicare al ricordo di Antonio Megalizzi il convegno che si stava concludendo a Palermo, quale città Capitale europea della cultura. La notizia sopraggiunta della morte di Barto Pedro Orent-Niedzielski rende più forte un segnale di supporto e di promozione dell’attività che i due giovani conducevano con coraggio e passione nel cuore dell’Europa.
La ratifica della partecipazione di Sapienza al progetto avverrà domani alle 9.30 presso gli studi di RadioSapienza, Via Salaria 113, alla presenza di RAINEWS