- Return: Multi-risk science for resilient communities under a changing climate
Abstract
RETURN è un partenariato esteso che mira a rafforzare le filiere di ricerca sui rischi naturali, ambientali e antropici, affrontando i principali rischi presenti sul territorio italiano con un approccio multidisciplinare.
L’unità di ricerca del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale partecipa allo Spoke TS3, “Comunità resilienti: le dimensioni sociali, economiche, culturali e legali.”Lo Spoke si pone l’obiettivo di promuovere una corretta percezione del rischio, coinvolgendo attivamente cittadini e stakeholder, tra cui policymaker, esperti e formatori, al fine di migliorare la preparazione e la resilienza delle popolazioni esposte ai rischi. Attraverso processi di informazione, educazione, formazione e partecipazione, si svilupperanno proposte per l’adozione di misure tecnologiche, metodologiche e politiche per la mitigazione del rischio, con particolare attenzione alla salvaguardia del patrimonio culturale e naturale.
L’unità di ricerca del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale è impegnata nel WP6, “Nuovi modelli di comunicazione ed educazione per la resilienza.” Questo WP ha lo scopo di progettare, testare e validare nuovi modelli, strategie e strumenti per l’educazione e la comunicazione del rischio. Le attività del WP6 hanno la finalità di elaborare linee guida per una comunicazione del rischio e per l’educazione ai rischi che siano corrette, efficaci, inclusive e adatte a pubblici differenti.Le attività principali del WP6 includono:
- Benchmark internazionale. Attraverso una revisione sistematica della letteratura e un’analisi critica delle principali linee guida elaborate da enti internazionali, sono stati individuati strumenti, applicazioni e casi studio utili per definire lo stato dell’arte e le aree da approfondire;
- Progettazione di strumenti e strategie per la comunicazione del rischio. L’analisi della letteratura e il confronto con stakeholder – tra cui esperti e comunicatori del rischio – condurranno alla creazione di messaggi e strategie per una comunicazione del rischio efficace e inclusiva;
- Testing e validazione di strumenti e strategie per la comunicazione del rischio. Gli strumenti progettati saranno testati presso diversi gruppi target attraverso un processo dialogico e iterativo, che mira a integrare le opinioni dei cittadini nelle fasi di progettazione e valutazione e nelle attività di ricerca.Parallelamente, verranno analizzate strategie educative innovative, con particolare attenzione alle potenzialità offerte dagli strumenti educativi basati su tecnologie digitali immersive, da sperimentare in contesti e con pubblici diversificati.
Tutte le strategie di comunicazione ed educazione saranno adattate per soddisfare le esigenze di specifici gruppi target, tenendo conto della varietà di rischi e dell’incertezza come dimensione costitutiva. L’intero intervento sarà caratterizzato da un approccio inclusivo e intersezionale, finalizzato alla definizione di processi partecipativi e di co-progettazione.Team di ricerca
Coordinamento scientifico: Domenico Calcaterra (UNINA), Andrea Prota (UNINA)
Spoke leader: Fabio Castelli, UNIFI
Unità WP6: Sapienza Università di Roma (coordinatrice nazionale Francesca Comunello).
Partecipanti: UNICA, POLIMI, EURAC, CIMA, UNIFI, UNIBA, UNIROMA1
Ricercatrici e ricercatori Sapienza coinvolte/i: Francesca Comunello, Andrea Cerase,
Francesca Ieracitano
Ricercatrice RTDA reclutata sul progetto: Alessandra Massa
PhD student reclutato sul progetto: Andrea ScorsinoDurata del progetto
dicembre 2022-novembre 2025Importo finanziato CoRiS
251.000 EuroSito web
https://www.fondazionereturn.it/- Luoghi e culture del new urban tourism a Roma. Percorsi partecipativi e strategie di comunicazione (PE 5)
Abstract
Il progetto si colloca nell’ambito del Partenariato Esteso 5 “CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society”, Spoke 9 “CREST – Cultural Resources for Sustainable Tourism” finanziato dall’UE nell’ambito del programma PNRR Next Generation EU.
La linea di ricerca si propone di analizzare l’impatto del nuovo turismo urbano in aree di Roma fortemente caratterizzate sotto il profilo delle rappresentazioni e degli immaginari: San Lorenzo, Esquilino e Pigneto. A differenza dei centri storici e delle aree di interesse artistico più tradizionale, queste aree attraggono visitatori alla ricerca di atmosfere ed esperienze percepite come più autentiche e legate alla vita quotidiana della città e dei suoi residenti. Tali dinamiche di incremento dei flussi umani presentano tuttavia criticità legate a gentrificazione, turistificazione e squilibri sociali ed economici, amplificate dalle politiche di piattaforme digitali con interessi nel settore della ricettività e del turismo e già sperimentate in quartieri come Trastevere o Monti.
In accordo con gli obiettivi generali del PE5 e dello Spoke9, il progetto prevede di analizzare i quartieri interessati dal nuovo turismo urbano, con particolare attenzione alle trasformazioni socioculturali in corso, alle tipologie di city users coinvolti, alle immagini dei luoghi diffuse dai mainstream e social media; co-progettare strategie di valorizzazione e comunicazione sostenibile che favoriscano la conoscenza del patrimonio materiale e immateriale; proporre linee guida per la promozione e la fruizione turistica consapevole, come contributo al riorientamento dei flussi turistici.
Team di ricerca
PI: Stefania Parisi. Team: Milena Cassella (RTDA reclutata sul progetto); Paola Panarese (PA Coris); Mariacristina Sciannamblo (ricercatrice Coris)
Partner
Il Partenariato Esteso 5 CHANGES è costituito da 11 Università, 4 Enti di Ricerca, 3 Scuole di studi avanzati, 6 Imprese, 1 Centro di Eccellenza, di cui Sapienza è capofila. Il progetto si inserisce nel network coordinato da Università Ca’ Foscari Venezia e Coopculture, e a livello locale si sviluppa in accordo con le linee di ricerca dei Dipartimenti Memotef e DiAP Sapienza.
Durata del progetto
1 dicembre 2022 – 30 novembre 2025Importo finanziato
Finanziamento ottenuto: 186.147 Euro, con ammissione al cofinanziamento di una posizione da RTD-A- Gendering Internet Violence ResilienceEmpowerment in digital space (PRIN PNRR)
Abstract
Il Progetto indaga le forme della violenza di genere online e le relative pratiche di resistenza, resilienza ed empowerment. La ricerca risponde ai seguenti obiettivi: approfondire lo studio della relazione tra tecnologie digitali e genere, sviluppare strumenti di autodifesa digitale, mappare buone pratiche e raccogliere linee guida per la creazione di ambienti digitali aperti e accoglienti .
Le attività di ricerca prevedono interviste qualitative con persone diverse (in termini di identità di genere, età, orientamento sessuale, titolo di studio) per esplorare le dinamiche della violenza online di genere, le piattaforme associate e le tattiche di resistenza. Focus group con esperte/i nel campo dell'anti violenza e della regolamentazione degli spazi online con l’intento di confrontare idee e approcci sul contrasto alla violenza di genere online in Italia. Inoltre, le attività di ricerca comprendono workshop di design partecipativo con esperte di anti violenza, artiste e utenti comuni con lo scopo di facilitare un brainstorming collettivo sugli immaginari di autodeterminazione ed empowering che circondano le tecnologie digitali.Team di ricerca
PI: Mariacristina Sciannamblo (mariacristina.sciannamblo@uniroma1.it
Team Sapienza: Francesca Comunello, Stefania Parisi, Paola Panarese, Cecilia GriecoPartner
Università degli Studi di Padova (responsabile unità di ricerca e vice PI: Marco Scarcelli)
Link Campus University (responsabile unità di ricerca: Lorenza Parisi)Durata del progetto
30 novembre 2023-30 novembre 2025Importo finanziato
263.993 Euro- IMAGES – Inclusive Machine learning system using Art and culture for tackling Gender and Ethnicity Stereotypes
Il progetto di ricerca “PRIN PNRR IMAGES - Inclusive Machine learning system using Art and culture for tackling Gender and Ethnicity Stereotypes” è un progetto multidisciplinare promosso dal Centro interdipartimentale di ricerca e servizi DigiLab di Sapienza Università di Roma e dall’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR.
Coordinato scientificamente dalla Professoressa Paola Panarese (Sapienza, Università di Roma), il progetto si prefigge due obiettivi principali:- esplorare l’inclusività dei sistemi di Machine Learning (ML) e Intelligenza Artificiale (IA), per mitigare i pregiudizi di genere ed etnici;
- utilizzare un database di opere d’arte, interrogato da sistemi di ML, come oggetto di studio e strumento per promuovere una maggiore sensibilità alla diversità culturale e all’inclusione sociale.
Il progetto IMAGES si colloca all’intersezione di tre campi di studio: studi di genere, studi sull’IA e studi sulle arti e la cultura. In particolare, il framework teorico di riferimento rimanda a tre principali aree tematiche: la presenza di bias di genere ed etnici nei sistemi di ML/AI (Dillon e Collett, 2019); il rapporto tra IA e diversità estetica (Manovich, 2018); l’impatto delle tecnologie digitali sui settori culturali e creativi (Calveri e Sacco, 2021) e il ruolo che l’arte e la cultura possono svolgere per stimolare una maggiore apertura verso l’inclusione e la diversità culturale (Commissione Europea, 2020).
In quest’ottica, poiché le tecnologie algoritmiche giocano un ruolo sempre più rilevante in quasi tutti gli ambiti della vita quotidiana, diventa necessario indagare in che modo i sistemi di ML/AI contribuiscano a rafforzare e perpetuare gli stereotipi e i pregiudizi di genere ed etnici (Eubanks, 2019), esplorando i bias incorporati in tali sistemi (Collet e Dillon, 2019). In questa direzione, l’arte e la cultura, in virtù delle loro potenzialità, si configurano come campi d’azione significativi per costruire contro-narrazioni e rappresentazioni alternative, verso l’accettazione e l’inclusione.
Analizzando i sistemi di ML/IA dalla prospettiva degli studi di genere ed etnici, il progetto mira a indagare tutti e tre i livelli che costituiscono un sistema di ML/IA che possa essere considerato inclusivo: i dati e i metadati utilizzati per l’addestramento, i team che lavorano sulla progettazione e lo sviluppo degli algoritmi, nonché gli utenti dei servizi progettati. Considerando l’inseparabilità di questi aspetti, il progetto adotta un approccio intersezionale, pluralistico, interdisciplinare e trans-settoriale, avvalendosi di diversi strumenti di ricerca come workshop di capacity building, interviste in profondità, focus group, analisi qualitativa del contenuto, analisi what-if, strumenti di spiegabilità e di pianificazione dell’IA.
Il PRIN PNRR IMAGES ha una durata complessiva di 24 mesi e si articola in sette Work Packages (WPs). Più nello specifico, il WP0—Management and Coordination mira a una gestione efficace ed efficiente del progetto, compresi gli aspetti amministrativi, finanziari e scientifici, al fine di garantire il completamento degli obiettivi progettuali nei tempi previsti. Il WP1—Theoretical and methodological framework ha l’obiettivo di definire il quadro teorico e metodologico del progetto, sulla base del quale saranno sviluppate le azioni successive. In continuità con il WP1, il WP2—Enhancement of the OAI database prevede lo sviluppo un sistema algoritmico di riconoscimento dei bias di genere ed etnici presenti nei testi e nelle immagini, per valorizzare e incrementare il corpus di dati e metadati dei dataset artistici. Il WP3—Pathways to Impact mira a utilizzare le immagini di opere d’arte per la formazione e la realizzazione di mostre virtuali sull’inclusività di genere ed etnica. Il WP4—The production side: How professionals design ML/AI assisted decision-making systems ha l’obiettivo di approfondire la percezione degli sviluppatori e delle sviluppatrici di sistemi di ML/AI rispetto ai pregiudizi di genere ed etnici incorporati in tali tecnologie, e di definire una serie di linee guida e raccomandazioni per la progettazione di sistemi di ML/AI più equi e inclusivi. Sulla stessa scia, il WP5—The audience side: How users perceive, comprehend, and utilize ML/AI assisted decision-making systems intende esplorare il punto di vista degli utenti e approfondire la loro percezione nei confronti dei bias di genere ed etnici presenti nei sistemi di ML/IA. Infine, il WP6—Dissemination and communication outreach è dedicato alla disseminazione dei risultati del progetto attraverso l’implementazione di diverse attività di comunicazione, la partecipazione a convegni nazionali e internazionali, e la produzione e diffusione di output scientifici.
Le attività finora realizzate hanno permesso di definire il framework teorico e metodologico del progetto, sulla base del quale saranno sviluppate e implementate le azioni successive.
In questa direzione, sono state realizzate due scoping review della letteratura: la prima sui bias di genere ed etnici nei sistemi algoritmici (che ha censito e analizzato 1.176 contributi internazionali ritenuti pertinenti rispetto agli obiettivi della ricerca, di cui 243 a rilevanza alta in quanto adottano una prospettiva sociologica); la seconda sulla relazione tra arti visive, immagini e IA (che ha censito e analizzato 290 record ritenuti pertinenti rispetto al tema di interesse, di cui 40 a rilevanza alta).
In linea con gli ambiti tematici del progetto, è stato condotto un approfondimento sul rapporto tra creazione artistica e IA attraverso l’esplorazione dei punti di vista, le esperienze e le pratiche di 32 artiste e artisti italiani che integrano tali sistemi nelle loro routine creative.
In aggiunta a ciò, sono state avviate interviste in profondità con sviluppatrici e sviluppatori per indagare il loro punto di vista sull’equità e l’inclusività dei sistemi di ML, che secondo quanto emerso dall’analisi della letteratura resta un aspetto ancora poco esplorato.
Quale attività propedeutica al lavoro che sarà svolto nei successivi WP, sono state definite alcune indicazioni e linee guida per l’inclusività nei testi e nelle immagini. Nello specifico, le linee guida fungeranno da riferimento per: allenare i sistemi di ML/IA a riconoscere e mitigare i pregiudizi di genere ed etnici; sviluppare dati e metadati inclusivi e sensibili alle differenze di genere ed etniche; progettare strumenti innovativi di ML/IA applicati al settore culturale (come la creazione di mostre virtuali finalizzate a educare differenti tipi di pubblici alla diversità e all’inclusione).
Gli esiti preliminari delle diverse attività di ricerca finora condotte sono stati presentati nel corso di convegni nazionali e internazionali e sono in fase di pubblicazione e/o elaborazione contributi per riviste scientifiche e curatele.Team di ricerca
Principal Investigator: Paola Panarese, Professoressa associata, Sapienza Università di Roma (paola.panarese@uniroma1.it)
Team DigiLab, Sapienza Università di Roma: Marco Schaerf, Antonella Sbrilli, Donatella Capaldi, Vittoria Azzarita, Paolo De Gasperis, Marta Grasso, Claudia Solinas, Giada Stallone
Team ISTC - CNR: Angelo Oddi, Gabriella Cortellessa, Riccardo Rasconi, Gianmauro Romagna.Partner
OAI - Open Art Images
CoopcultureDurata del progetto
30 novembre 2023 - 30 novembre 2025Importo finanziato
224.001 Euro di cui 139.960 Euro per Sapienza- JUST4WHOM - Boosting “full” environmental justice and resilience in communities facing transitions
Abstract
JUST4WHOM indaga le dimensioni psicosociali e simboliche sottostanti alle ingiustizie (pre-esistenti oemergenti) percepite nelle dinamiche di transizione verso società climaticamente neutrali. Il progetto mira a comprendere e operazionalizzare il costrutto di “giustizia ambientale”, oltre ad attuare azioni concrete per ridurre le disuguaglianze e promuovere la cittadinanza attiva e la resilienza nelle comunità che affrontano tali trasformazioni. Nel complesso, JUST4WHOM intende avere un impatto sulla progettazione e pianificazione delle politiche locali per ridurre le disuguaglianze e raggiungere una “piena” transizione giusta per tutti.Team di ricerca
PI: Sonia Brondi (sonia.brondi@unive.it)
Unità CORIS: Mauro Sarrica, Pierluigi CervelliPartner
Durata del progetto
01/12/2023 - 30/11/2025Importo finanziato
Finanziamento complessivo 2.996.188 Euro, di cui 220.000 Euro per Sapienza